Carola Rackete, comandante della
nave Sea Watch 3, ha definito come "assolutamente corretta" la
propria decisione di violare il blocco del porto di Lampedusa.
Era fondata, ha detto alla Zdf, "sui rapporti dei medici di
bordo riguardo lo stato di salute dei migranti e su quanto
riferito dai membri dell'equipaggio, a contatto costante con
loro".
Sulla nave, ha proseguito, la situazione era "tanto
deteriorata da non poter più garantire la sicurezza delle
persone a bordo" e rendere necessario l'ingresso nel porto di
Lampedusa.
In ogni caso, conclude, "salvare vite umane è molto più
importante di subire un procedimento penale".
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