La Fpoe dopo le dimissioni dei suoi ministri ieri annuncia che voterà la sfiducia al cancelliere Sebastian Kurz poi fa marcia indietro e precisa che il partito "non ha ancora preso nessuna decisione". Secondo un portavoce dei liberalnazionali, interpellato dall'agenzia Apa, il quotidiano Oestrereich ha "mal interpretato" il ministro degli interni uscente Herbert Kurz. Kickl - precisa - "ha semplicemente detto che chi diffida della Fpoe, viene diffidato dalla Fpoe". "Questo non significa però che è stata presa una decisione definitiva in merito al voto di lunedì prossimo", sottolinea il portavoce
E' quindi caos totale a Vienna. Dopo le dimissioni del vicecancelliere, il populista di destra Hans Christian Strache, il cancelliere Sebastian Kurz ha cacciato anche il titolare dell'Interno dell'Fpoe Herbert Kickl. Un minuto dopo, si sono dimessi tutti gli altri ministri del partito di ultradestra ora guidato dall'ex candidato alle presidenziali Norbert Hofer, che aveva fissato nella permanenza di Kickl al governo la linea rossa per non abbandonare tutto. Dopo tre giorni di bufera seguiti al video di Strache che ha mandato in tilt la politica austriaca, nel pomeriggio Kurz aveva annunciato di aver "proposto" al capo dello Stato Alexander Van der Bellen "l'allontanamento del ministro dell'Interno", annunciando che le funzioni degli Interni sarebbero state assunte "da alti funzionari in modo che il governo mantenga la capacità di agire". Tanto è bastato per far precipitare tutto. L'unica certezza ora a Vienna è che agli inizi di settembre si tornerà alle urne.