La stigmatizzazione contro le
comunità Lgbti è ancora forte nel mondo come dimostrano
legislazioni che puniscono l'omosessualità anche con la pena di
morte. Ciò alimenta la violenza e il clima di paura
compromettendo, allo stesso tempo, gli sforzi per rendere
efficace la prevenzione dell'aids. Lo sottolinea l'Onu nella
Giornata mondiale contro l'omofobia che si celebra oggi.
Più di 65 Paesi condannano ancora le relazioni tra persone
dello stesso sesso, di cui 8 arrivano a punire i 'colpevoli' con
la pena di morte. "Abbiamo l'obbligo morale e legale di abrogare
queste leggi discriminatorie - ha dichiarato il direttore
esecutivo del programma Onu contro l'aids, Gunilla Carlsson -
Per poter combattere l'hiv abbiamo bisogno di uguaglianza,
giustizia e protezione contro la violenza". Secondo i dati Onu,
infatti, gli uomini che hanno rapporti con altri uomini sono 28
volte più a rischio di contrarre l'hiv della popolazione
generale e molto meno inclini a ricorrere ai servizi sanitari.
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