Accusato di una strage di 32 anni fa in cui morirono 11 persone, di cui sei bambini, scomparso dai radar da ben 17 anni, Josu Ternera, storico leader dell'Eta, è stato arrestato sulle Alpi francesi. E ora, conteso dalle giustizie di Parigi e Madrid, potrebbe rispondere in Spagna di crimini contro l'umanità: una fattispecie introdotta nel codice penale spagnolo nel 2004.
A mettere fine alla latitanza del terrorista, che nel 2018 annunciò la dissoluzione finale dell'organizzazione separatista basca, è stato il lavoro congiunto delle polizie e dei servizi di intelligence francesi e spagnoli. Ternera, il cui vero nome è José Antonio Urrutikoetxea, 69 anni, era in Alta Savoia per curarsi da un tumore. Ed è ora ricoverato in ospedale.
La trappola è scattata in un parcheggio di Sallanches, non lontano da Chamonix e dai confini italiano e svizzero, in un'operazione il cui nome in codice era 'Infanzia rubata', in riferimento ai bimbi dilaniati dalla bomba piazzata in una caserma della Guardia Civil a Saragozza nel dicembre 1987, in un periodo di particolare recrudescenza del terrorismo basco.
Ternera si era unito a soli 18 anni all'Eta nel 1968, sotto la dittatura di Franco.