"Oggi le chance che la Brexit
non avvenga sono, secondo me, del 20-30%. E' molto". Così il
presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un'intervista al
quotidiano polacco Gazeta Wyborcza, spiegando di aver pensato,
dopo il referendum britannico nel 206, che "se avessimo
riconosciuto che il caso era chiuso, sarebbe stata la fine".
Perché, "come diceva Hannah Arendt, in politica e nella storia
le cose diventano irreversibili solo quando la gente le
riconosce come tali", per questo il voto del 2016, che ha
cambiato quello del 1975, potrebbe essere cambiato di nuovo.
"Non vedo nessuna ragione di capitolare", ha sottolineato Tusk,
dicendosi pronto a estendere ulteriormente la scadenza della
Brexit già rinviata a fine ottobre se necessario. "Dico ai
colleghi di aspettare un po' di più, per ora siamo riusciti a
guadagnare un po' di tempo, la scadenza è a ottobre ma li
persuaderò se necessario a non chiudere il calendario", ha
affermato il presidente Ue, in quanto "non c'è posto per
affrettare la Brexit".
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