(ANSAmed) - BELGRADO, 18 MAR - L'aggressione della Nato con i
bombardamenti di 20 anni fa contro la Serbia è stato un grave
crimine contro un Paese sovrano. Lo ha detto il presidente,
Aleksandar Vucic, sottolineando come il popolo serbo, anche a
distanza di vent'anni, "non si senta sconfitto".
"La Serbia e il suo popolo anche oggi non si sentono
sconfitti. Siamo impegnati in un processo di riforme e di
consolidamento dello Stato e credo in un futuro sicuro e di
successo", ha affermato il presidente, intervenendo oggi a
Belgrado a una conferenza sui ventesimo anniversario dei raid
Nato."Si può perdonare", ha aggiunto, "ma non potremo mai
dimenticare" il dolore e le distruzioni arrecate dai
bombardamenti alleati all'intero Paese, che ancora oggi ne
soffre le conseguenze". Confermando la neutralità militare della
Serbia, Vucic ha ribadito che il suo Paese non intende aderire
alla Nato, ma è interessato a mantenere buoni rapporti di
collaborazione con l'Alleanza atlantica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA