Dopo la black list dei paradisi
fiscali, la Ue ha preparato anche quella dei Paesi terzi che non
hanno norme adeguate contro il riciclaggio di denaro sporco e i
flussi sospetti, e quindi favoriscono indirettamente il
finanziamento ai terroristi e alla criminalità organizzata.
Arabia Saudita, Tunisia, Afghanistan, Iran, Iraq, Panama,
Etiopia, Libia, Nigeria, Bahamas e Isole Vergini americane, sono
alcuni dei 23 Paesi presenti nella nuova lista della Commissione
Ue.
L'elenco, spiega Bruxelles, "aiuta le banche e gli altri
soggetti sottoposti alla normativa antiriciclaggio dell'Ue a
individuare i flussi sospetti di denaro, perché li obbliga ad
effettuare controlli rafforzati sulle operazioni finanziarie che
coinvolgono clienti e istituti finanziari dei Paesi terzi ad
alto rischio" che compaiono nella lista.
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