Theresa May apre a un possibile
"ruolo" del parlamento britannico sull'ipotetica attivazione
futura del backstop - il meccanismo imposto dall'Ue a garanzia
del confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord - per cercare
di racimolare consensi fra i deputati in vista del voto di
ratifica dell'11 dicembre sull'accordo sulla Brexit.
In un filo diretto radiofonico Bbc, la premier Tory allontana
le voci di stampa di possibili proroghe dell'iter della Brexit,
affermando che "il dibattito è iniziato" (oggi prosegue in aula
sugli aspetti economici dell'intesa, con gli interventi dei
ministri Philip Hammond e Liam Fox) e durerà "5 sedute". Mentre
dice di "comprendere le preoccupazioni dei colleghi sul
backstop" e di voler "dare loro un ruolo" di controllo. May nega
peraltro nuovamente l'orizzonte di un referendum bis. E glissa
sulle indiscrezioni secondo cui alcuni dei suoi stessi ministri
auspicherebbero un rinvio del voto dell'11 nel timore d'una
sconfitta di proporzioni insostenibili per il governo.
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