"Faccio un appello al Governo italiano affinché condanni con fermezza l'aggressione russa contro l'Ucraina e unisca gli sforzi a quelli della comunità internazionale per fermare l'aggressore russo, rafforzare le misure sanzionatorie contro il regime del Cremlino allo scopo di proteggere l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina entro i confini internazionalmente riconosciuti". Lo chiede l'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin.
"In seguito all'attacco russo contro navi ucraine, che effettuavano una traversata marittima dal porto di Odessa al porto di Mariupol, in conformità con le disposizioni di tutti i trattati internazionali multilaterali e bilaterali efficaci e le norme di navigazione, le forze russe - si legge - hanno catturato 3 navi ucraine, ferito 6 membri dell'equipaggio di cui due in gravi condizioni, altri 23 marinai ucraini sono stati catturati".
"Un tale attacco non è altro che un atto di aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina, come definito, in particolare, dall'articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite e dalle disposizioni della risoluzione 29/3314 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 14 dicembre 1974 sulla definizione di aggressione. La Russia ha, di fatto, allargato la sua aggressione militare contro l'Ucraina al territorio marittimo. "Il regime criminale del Cremlino - denuncia l'ambasciatore - ha ancora una volta dimostrato che non fermerà la sua politica aggressiva ed è pronto ad ulteriori atti di aggressione nei confronti dello Stato Ucraino".