Dai 79.000 euro di taxi per
spostarsi da un punto all'altro di Parigi, fino alle 240
bottiglie di champagne per la modica cifra di 5.155 euro
ordinate in occasione del suo ultimo comizio a Ennemain, il
quotidiano Le Parisien punta i fari sulle spese di Marine Le Pen
nella campagna presidenziale dello scorso anno. Dopo i rilievi
sui conti elettorali di Emmanuel Macron (En Marche), Jean-Luc
Mélenchon (La France Insoumise) e Francois Fillon
(Républicains), il Front National sembra non essere da meno. Lo
scorso febbraio la commissione nazionale per le spese elettorali
(Cnccfpp) ha ufficialmente approvato i conti elettorali del
partito lepenista, rifiutando tuttavia di rimborsare 873.576
euro di spese a suo avviso non giustificate, la rettifica più
importante tra tutti i candidati.
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