Pare già scricchiolare la 'tregua'
interna al Partito Conservatore britannico sulla piattaforma per
il rilancio dei negoziati con l'Ue sulla Brexit illustrata
venerdì dalla premier Theresa May a Firenze. Lo scrivono oggi i
domenicali del Regno, sottolineando in particolare il tentativo
di Boris Johnson di presentarsi come il nume tutelare di quel
discorso e di cantare vittoria a nome dei 'brexiteers'.
Il Sunday Telegraph, vicino alle posizioni del ministro degli
Esteri, gli accredita in effetti di essere riuscito a imporre
"una linea rossa" sulla strategia negoziale verso Bruxelles e di
aver ottenuto di limitare a due anni la proposta di una fase di
transizione post Brexit (nella quale la Gran Bretagna dovrebbe
rimanere nel mercato unico europeo e nell'unione doganale,
lasciando temporaneamente aperte le porte alla libera
circolazione delle persone), che invece il dicastero del Tesoro
guidato dal cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond,
avrebbe voluto estendere per un periodo più lungo.
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