"L'Italia non ha mai interrotto il
dialogo con il Qatar e le importanti attività intraprese non
hanno subito blocchi o sospensioni. Proprio in questi giorni si
stanno definendo joint venture importanti per i due Paesi e per
la prosecuzione di un'intesa avviata negli anni scorsi. Nessuno
più dell'Italia, Paese dove il nostro impegno economico e
sociale riveste aspetti di assoluta rilevanza, può testimoniare
l'impegno del Qatar a favore della giustizia sociale, al
supporto dei poveri e degli ammalati e allo sviluppo di un
sostenibile sistema industriale sorretto anche da scambi
bilaterali che hanno creato e creeranno benessere e ricchezza
per i due paesi". Lo scrive in merito alla crisi diplomatica che
ha isolato il Qatar l'ambasciatore dell'emirato in Italia,
Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki, volendo "ribadire l'apprezzamento
verso tutti gli sforzi mirati a chiudere questa insana crisi e
dichiarare la nostra piena e completa volontà di collaborare con
tutte le parti, con uno speciale riconoscimento all'intenso
lavoro di mediazione di S.A. Sheikh Sabah Al Ahmad Al Sabah,
Emiro del fratello Stato del Kuwait".
"In queste settimane si è parlato di embargo: è molto di più
- denuncia l'ambasciatore -. Si tratta di un vero e proprio
assedio nei confronti di uno Stato, come il Qatar, che crede
pienamente nel dialogo come unica strada per porre fine alla
crisi e, nello stesso tempo, non accetta né interferenze
ingiuste ed estranee nei propri affari sovrani, né accetta di
essere patrocinato da alcuno. Si tratta di un atto ingiusto che
viola le leggi internazionali e, in particolare, le leggi
internazionali umanitarie".
"La sola soluzione possibile - insiste ancora al Malki - è
sedersi allo stesso tavolo dei negoziati senza coinvolgere le
popolazioni in una questione che dovrebbe e potrebbe essere
risolta fra fratelli, fra i paesi fondatori Consiglio del
Golfo".
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