Due inchieste urgenti interne sono
state aperte dai servizi segreti interni britannici, l'MI5,
sugli 'errori' imputati da più parti agli apparati che avrebbero
potuto evitare la strage di Manchester. In particolare si vuole
capire come l'attentatore Salman Abedi sia riuscito a sfuggire
al 'radar' dell'anti-terrorismo anche alla luce delle numerose
segnalazioni nei suoi confronti arrivate, invano a quanto pare,
alle autorità del Regno. Il ministro degli Interni, Amber Rudd,
ha respinto le accuse sulle falle affermando in tv che è stato
fatto tutto il possibile, ma non è parsa convincente al Guardian
che l'ha giudicata evasiva su vari punti chiave delle falle
attribuite agli apparati di sicurezza del Regno. Come se non
bastasse, il Times rivela che le 'misure speciali' per far
fronte al ritorno dei foreign fighters britannici, introdotte
dal governo nel febbraio 2015, sono state usate solo una volta.
Questo nonostante si stimino in almeno 350 i miliziani dell'Isis
rimpatriati in Gb da Siria e Iraq.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA