Minacciando la soldatessa
dell'operazione Sentinelle con una pistola alla tempia,
l'assalitore di Orly ha gridato ai militari: "deponete le vostre
armi, sono qui per morire per Allah, in ogni caso ci saranno dei
morti". Lo ha riferito il procuratore di Parigi, Francois
Molins. L'assalitore ha usato la soldatessa come "scudo umano",
puntandole una pistola a piombini alla tempia, ha aggiunto
Molins. La lotta con la militare, ha proseguito, è stata lunga:
"l'ha attacca da dietro", una lotta "molto violenta", di "due
minuti" per "tentare di rubarle il fucile d'assalto, che riesce
a strapparle e a mettersi a tracolla". "Questo mostra in modo
evidente la forte volontà dell'aggressore, estremamente
violento, di andare fino in fondo", ha continuato. Molins ha
confermato che l'assalitore ha "gettato a terra uno zaino con
una tanica di benzina". All'interno trovati anche 350 euro, un
accendino, un pacchetto di sigarette, e un Corano. Presso il suo
domicilio sono stati ritrovati alcuni grammi di cocaina e due
machete.
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