Una nuova battaglia legale rischia
di ritardare i progetti del governo britannico sulla Brexit.
Secondo il Sunday Times, due attivisti stanno inviando una
lettera alla premier Theresa May per informarla di voler
richiedere il parere dell'Alta corte sull'uscita del Regno Unito
dal mercato unico europeo, affermando che dovrebbe essere il
parlamento di Westminster a pronunciarsi. Diversa la posizione
dell'esecutivo, secondo cui è automatica col divorzio da
Bruxelles. I due sono Peter Wilding, presidente del think tank
pro Ue British Influence, e Adrian Yalland, un lobbista
conservatore che ha sostenuto la campagna Leave. I due
sostengono di non voler fermare o ostacolare l'uscita del Paese
dall'Ue ma garantire che la questione dell'accesso al mercato
unico venga discussa a Westminster. Il governo May già deve
affrontare l'incognita della Corte suprema che si pronuncerà a
gennaio sull'appello dell'esecutivo dopo la sentenza dell'Alta
Corte secondo cui per attivare la Brexit serve un voto del
parlamento.
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