Sembra non avere rimpianti David
Cameron. Parlando per la prima volta in un intervento pubblico
dopo l'uscita da Downing Street, l'ex premier britannico difende
la decisione di aver indetto il referendum sulla Brexit
nonostante, sottolinea la Bbc, gli sia costato il posto. L'ex
leader Tory ha così ripercorso i difficili momenti dello scorso
giugno nel corso di una conferenza negli Usa, alla Depauw
University dell'Indiana. Cameron ha sottolineato che la
questione Brexit stava "avvelenando" la politica del Regno Unito
e il suo partito conservatore, oltre a rappresentare un motivo
di frustrazione per i britannici. Queste ragioni lo hanno quindi
indotto a premere sull'acceleratore del voto popolare. Nel suo
intervento ha descritto la vittoria degli euroscettici nel
referendum del 23 giugno e l'elezione di Donald Trump negli
Stati Uniti come espressioni di un "movimento
dell'insoddisfazione" e ha lanciato un appello ai leader
occidentali affinchè aiutino quanti si sentono penalizzati dalla
globalizzazione.
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