Nel quarto e ultimo giorno di
udienze sulla Brexit alla Corte suprema di Londra è la Scozia a
far sentire la sua voce. I rappresentanti legali di Edimburgo,
che hanno preso parte alla battaglia costituzionale per
costringere il governo di Theresa May a sottoporre l'avvio
dell'iter di uscita a un voto del parlamento di Westminster,
chiedono che in proposito si pronunci anche l'assemblea
scozzese. Le loro argomentazioni erano già state esposte in
parte ieri e vertono sul fatto che per attivare l'articolo 50
del Trattato di Lisbona è necessario sia un atto legislativo del
parlamento britannico sia una mozione dell'assemblea di
Holyrood. Il verdetto della Corte suprema è atteso per inizio
gennaio ma per i media Gb parte dei 'giochi' si sarebbero già
compiuti ieri alla Camera dei Comuni. Il governo May ha
accettato una mozione del Labour per rivelare i suoi piani prima
dei negoziati sulla Brexit ma ha ottenuto l'impegno a rispettare
la scadenza di fine marzo per l'avvio dell'iter di divorzio da
Bruxelles.
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