Li ha eliminati uno dopo l'altro, prima il suo presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, poi l'ex collega di governo agli Esteri, Alain Juppé. Adesso, dopo aver vinto il primo turno, ha stravinto il ballottaggio con il 67% contro il 33% di Juppè, e tutta la destra si compatta dietro François Fillon, l'uomo che i Républicains hanno deciso di lanciare nella corsa all'Eliseo dopo primarie vinte a valanga.
Secondo i sondaggi sarebbe ora il più votato al primo turno delle presidenziali, davanti a Marine Le Pen. Secondo un'indagine Harris Interactive, Fillon otterrebbe il 26% al primo turno della corsa all'Eliseo, superando di due punti Marine Le Pen. E' la prima volta, da mesi, che la presidente del Front National, data sempre per vincente al primo turno, arriva seconda. Al ballottaggio per l'Eliseo, poi, nessun problema per il nuovo alfiere della destra, che otterrebbe il 71% dei suffragi.
Mentre tutti gli occhi della Francia erano rivolti a destra, è a sinistra che è esploso il caos, con quella che è apparsa oggi come la decisione - inedita da parte di un primo ministro nella Quinta repubblica - di Manuel Valls di sfidare nella corsa alla candidatura il suo presidente, François Hollande. Il presidente, furioso, starebbe pensando a un rimpasto immediato con l'uscita già domani di Valls dal governo. Il sostituto è pronto, Bernard Cazeneuve. L'Eliseo ha comunque smentito in nottata le notizie di stampa secondo le quali il presidente François Hollande - di ritorno da una visita in Africa - avrebbe immediatamente proceduto a un rimpasto e a una sostituzione del primo ministro Manuel Valls. I il capo dello Stato ha voluto però gettare subito acqua sul fuoco per calmare la sua maggioranza. Almeno metà dei ministri, infatti, avrebbe fatto pressione sul capo dello stato per un chiarimento immediato con Valls. Fonti vicine a quest'ultimo parlano di una sua discesa in campo alle primarie "entro la settimana".
"Non ci saranno primarie fra il presidente e il primo ministro", ha dichiarato questa mattina ai giornalisti Stéphane Le Foll, portavoce del governo francese, in risposta alla pioggia di notizie e smentite sull'imminente candidatura di Manuel Valls. "E' inimmaginabile - ha continuato Le Foll - se non nelle menti di chi tende a confondere il proprio risentimento personale con l'interesse generale". Alla domanda se sia possibile che Valls si candidi, Le Foll ha risposto: "Assolutamente sì", aggiungendo però che in quel caso "non sarebbe più primo ministro".