Ancora colpi di arma da fuoco contro
i futuri centri di accoglienza francesi per migranti: secondo il
quotidiano Le Dauphiné Libéré, qualcuno ha sparato con un fucile
da caccia contro la struttura a Saint-Hilaire-du-Rosier (Isère),
nella notte tra mercoledì e giovedì. Nei pressi del sito che
dovrebbe accogliere 60 migranti sgomberati dalla tendopoli di
Calais sono state rinvenute diverse scritte ostili ai rifugiati.
Martedì sera, altri colpi erano stati esplosi contro il
villaggio vacanze di Saint-Brevin-l'Océan (Loire-Atlantique),
che deve anch'esso trasformarsi in un centro di accoglienza per
gli esiliati. Ieri, il ministro della Casa, Emmanuelle Cosse, ha
lanciato un appello ai francesi affinché denuncino le "azioni
estremiste razziste". Jacques Toubon, il 'difensore dei diritti'
- autorità indipendente che vigila sul comportamento della
pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini - ha invece
espresso "profonda preoccupazione" per le condizioni di sgombero
della cosiddetta 'Giungla' di Calais.
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