(ANSAmed) – SARAJEVO, 14 SET – In diversi punti del centro
storico di Mostar sono apparsi oggi dei manifesti contro il
burka – la rappresentazione grafica del velo integrale con la
scritta "Fuck off". Una chiara manifestazione di insofferenza
espressa nei confronti dei turisti provenienti dai paesi arabi,
in particolare Bahrein, Oman ed Emirati, il cui numero
quest'anno è cresciuto in Bosnia di oltre il 200%.
Secondo il portale Klix.ba la maggioranza della popolazione
di Mostar, pur giudicando i manifesti "incivili", disapprova
taluni comportamenti dei turisti arabi come quello di pregare
all'aperto, nei parchi, cosa che viene vista come ostentazione
in Bosnia dove si prega solo nelle moschee o nelle proprie case
e dove le musulmane osservanti portano il hijab, il velo che
lascia scoperto il viso.
Quest'estate i turisti provenienti dai paesi del Golfo – i
più numerosi, 4.201, sono arrivati dagli Emirati - tra cui molte
donne che indossano il 'nikab' nero, hanno invaso anche le vie
di Sarajevo, ma gli artigiani che vendono i souvenir
tradizionali e i ristoratori del centro storico non ne sono
molto entusiasti e accusano i turisti arabi di essere arroganti
e boriosi.
L'accresciuta presenza di wahabiti radicali, sebbene metà
della Bosnia sia musulmana, provoca allarmismo e preoccupazione
tra la gente, musulmani compresi, anche perché nell'area del
sobborgo meridionale della capitale, Ilidza, sono in costruzione
resort di lusso finanziati da investitori arabi e molti di loro,
a suon di petrodollari, stanno acquistando terreni e costruendo
case. Uno di questi, il saudita Bedr Al-Shemri, lo spiega
così: "Basta guardare questo verde, i monti che ci circondano,
tutti questi fiumi, laghi, il clima fresco…", e il quotidiano
'Dnevni avaz', con l'allarme tra le righe, titola così un
articolo sul tema: "Gli arabi sono turisti o futuri abitanti
della Bosnia?".(ANSAmed).
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