Il governo austriaco ha raggiunto
un accordo sul cosiddetto 'provvedimento d'emergenza' che
prevede, tra l'altro, un sostanziale stop alle richieste di
asilo, respingimenti in "paesi sicuri" e fino a 2.200 soldati
per controllare i propri confini. La 'Notverordnung' avrà una
durata di sei mesi ma potrà essere prolungata tre volte, informa
Der Standard. Non è ancora chiaro - scrive il giornale - se
entrerà in vigore quando sarà raggiunto il tetto delle 37.500
richieste di asilo o addirittura prima.
L'intesa è stata raggiunta dopo lunghe trattative tra
socialdemocratici (Spö) e popolari (Övp). Una volta entrata in
vigore, richieste di asilo al confine saranno possibili solo in
casi eccezionali (come il rischio di torture nel paese di
provenienza oppure la presenza di parenti in Austria) e se il
richiedente viene trovato su territorio nazionale e se la via
della sua fuga verso l'Austria non potrà più essere ricostruita.
In tutto gli altri casi i migranti saranno respinti verso "paesi
confinanti sicuri".
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