Sono accuse pesanti, una nuova
imbarazzante tegola per il governo francese dopo la strage del
14 luglio. Intervistata dal Journal du Dumanche, in edicola
oggi, Sandra Bertin, il capo del centro di supervisione urbana
(Csu) di Nizza, dice che all'indomani della strage è stata
tenuta "per un'ora al telefono" da un funzionario del ministero
dell'Interno che le ha commissionato un rapporto sul dispositivo
di sicurezza sulla Promenade des Anglais chiedendole di indicare
la presenza della Police Nationale "che però io non vedevo sullo
schermo".
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