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Brexit: Commissione Ue, art.50 unica via

Brexit: Commissione Ue, art.50 unica via

Portavoce, palla in campo Gb, solo Londra può attivarlo

BRUXELLES, 30 giugno 2016, 19:11

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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   "L'articolo 50 è l'unico modo" per avviare il processo di uscita della Gran Bretagna e "solamente il governo britannico può notificarlo". Così il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, replica a chi chiede se ci sia modo per spingere il nuovo governo britannico, che si insedierà a settembre, a compiere il passo formale che avvia la procedura.

   "Legalmente non ci sono mezzi per fare pressioni" sul governo britannico e indurlo a non procrastinare la notifica formale dell'art.50 del Trattato per attivare la procedura di uscita del Regno Unito dalla Ue, ma a Bruxelles - ferma restando la linea esposta nella dichiarazione dei 27 dopo il vertice di ieri - si studiano ipotesi di pressione politica. "In termini politici - hanno osservato fonti diplomatiche europee a margine del summit - la discrepanza tra la volontà popolare ed il comportamento del governo diventerebbe talmente visibile da essere insostenibile. E questa contraddizione verrebbe esposta brutalmente".
   Secondo alcuni giuristi una opzione di pressione potrebbe essere l'art.7 del Trattato di Lisbona, ma le fonti indicano che i servizi giuridici delle istituzioni al momento non concordano sull'eventuale applicabilità, senza contare che difficilmente otterrebbe il via libera in Consiglio. L'art.7 prevede che su proposta "di un terzo degli stati membri, del Parlamento europeo o della Commissione europea", il Consiglio "a maggioranza di quattro quinti" possa attivare una procedura la cui sanzione massima è la sospensione del diritto di voto per il paese che viola i principi fondamentali della Ue indicati nell'art.2 (dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani). Nei dibattiti in Parlamento europeo degli ultimi anni, l'art.7 è stato più volte definito come "l'arma atomica" quindi mai applicato perché troppo potente, pur evocato nelle controversie con Ungheria e Polonia. Nel 2000, quando ancora non esisteva il Trattato di Lisbona, il governo austriaco con Georg Haider fu minacciato di isolamento diplomatico dal Consiglio della Ue che all'epoca era a 15. 

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