Comincia per il governo di sinistra
francese la battaglia più difficile, quella sulla legge di
riforma del lavoro voluta da Francois Hollande e firmata dalla
ministra Myriam El Khomri. Una riforma ritenuta troppo liberal e
fonte di precarietà dai sindacati e dalla sinistra non di
governo, già contestata a destra perché - nelle trattative - è
già stata ampiamente modificata dall'esecutivo. Secondo fonti
del Partito socialista, i cui deputati in parte voteranno
contro, mancano allo stato attuale una quarantina di voti alla
maggioranza per far approvare questa riforma cardine del mandato
di Hollande, a un anno dalle presidenziali. Sul testo sono state
già presentate 5.000 proposte di emendamento, oltre 2.400 delle
quali dal Front de gauche, la sinistra di opposizione che sta
conducendo una battaglia nelle piazze da ormai due mesi. Il
primo ministro Manuel Valls ha detto che la scorciatoia della
fiducia "non è la via preferenziale" che il governo sceglie
all'inizio della discussione.
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