A Idomeni, il campo in territorio
greco al confine con la Macedonia dove circa 12 mila migranti e
profughi attendono ancora di poter continuare il viaggio verso
l'Europa occidentale nonostante la chiusura delle frontiere
lungo la rotta balcanica, è paura epidemie dopo che a due
migranti è stata diagnosticata l'epatite A. Come riferiscono i
media macedoni, uno dei due malati e' una bambina siriana di
nove anni, che è già in cura e in condizioni stabili. Anche
l'altro paziente e' stato condotto in ospedale. Per quanto è
possibile, considerando le condizioni igienico-sanitarie
insostenibili, nel campo di Idomeni si cerca di adottare misure
per scongiurare una contagio della malattia.
Nonostante i ripetuti appelli delle autorità greche, che
invitano i migranti a lasciare il campo-inferno offrendo
sistemazioni in centri di accoglienza in
Grecia con servizi e cibo a sufficienza, la stragrande
maggioranza preferisce restare in attesa a Idomeni almeno fino
al prossimo vertice Ue del 17 marzo
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