Bruxelles sta valuitando seriamente la possibilità di ricorrere all'articolo 26 per reintrodurre i controlli alle frontiere interne.
In caso di "minaccia sistemica e persistente" alle frontiere esterne di Schengen, la Commissione Ue può proporre al Consiglio l'attivazione dell'articolo 26 del codice, che prevede la possibilità di introdurre controlli alle frontiere interne fino a due anni. Così il portavoce della Commissione Ue. A dicembre Bruxelles non aveva escluso la possibilità di farvi ricorso in futuro e secondo fonti Ue la questione si riproporrà al summit di febbraio. A maggio, la Germania - e a seguire altri Paesi - esaurirà il periodo massimo per i controlli consentito dagli articoli 23 e 25.
Nuoa tragedia in mare al largo della Turchia Almeno 12 persone, tra cui 3 bambini, sono morte in un naufragio avvenuto stamani nel mar Egeo al largo della costa turca di Smirne. Lo riferiscono media locali, secondo cui 4 migranti sono stati salvati. Sono ancora in corso le ricerche di eventuali altri dispersi, visto che non è chiaro quante fossero le persone a bordo.
Laender trattengono soldi dei profughi Come in Svizzera, anche in due Laender tedeschi, Baviera e Baden-Wuerttemberg, i profughi devono consegnare al loro ingresso una parte del denaro contante che portano con sé. Lo riferisce la Bild. Il ministro dell'Interno bavarese, Joachim Hermann, ha confermato al tabloid: "I richiedenti asilo vengono controllati al loro ingresso nei centri di accoglienza su documenti, oggetti di valore e contanti. Questi ultimi possono essere requisiti se il loro valore supera 750 euro e se esiste o ci si aspetta un diritto di rimborso".