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Lipsia, 69 agenti feriti in scontri

Lipsia, 69 agenti feriti in scontri

Contro estrema sinistra opposta a marcia neonazisti. 23 fermi

BERLINO, 14 dicembre 2015, 11:51

Redazione ANSA

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Gli scontri a Lipsia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli scontri a Lipsia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli scontri a Lipsia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scene di guerriglia urbana fra le strade di Lipsia, in Germania, dove la consueta dialettica fra manifestanti di estrema sinistra e neonazi è sfociata ieri in scontri violenti con la polizia. Il bilancio è pesate: 69 agenti di polizia feriti, 50 auto di servizio danneggiate e 23 fermi, e molti danni. Mentre non è ancora chiaro il numero dei feriti fra i manifestanti. La rabbia di militanti di estrema sinistra (2500 persone, ma i numeri non sono confermati dalla polizia) per una dimostrazione di alcune centinaia di neonazisti - sarebbero stati circa 600 - è sfociata in un vero e proprio attacco alle forze dell'ordine, con lanci di pietre, bottiglie e molotov. Cassonetti dell'immondizia sono stati dati alle fiamme, e sono state danneggiate le pensiline di alcune fermate degli autobus. I danni complessivi non sono ancora stati calcolati. Gli agenti, che hanno riferito di essere stati attaccati in modo frontale da oltre mille persone, hanno fatto ricorso a gas urticanti e idranti. Si tratta di fatti "scioccanti", ha commentato il sindaco della cittadina Burkhard Jung, condannando apertamente chi ieri sera "ha seminato il terrore in strada". Criminali discreditano in questo modo le proteste pacifiche di chi manifesta contro l'estremismo di destra, ha rilevato fra l'altro. Nella notte i disordini sono rientrati e la situazione è tornata sotto controllo, in una città comunque presidiata dalla polizia. Nella giornata di oggi, si è pronunciato anche il ministro dell'interno della Sassonia - la regione dove è molto forte il movimento di Pegida, che scende nelle strade ogni lunedì contro l'Islam - definendo "inaccettabile" la violenza di chi ieri che ha letteralmente gettato nel panico i suoi concittadini.
   

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