"La situazione internazionale -
sottolinea Ernst Sultanov, coordinatore dell'iniziativa -
richiede proprio idee di questo genere, perché c'è bisogno di
segnali concreti di progetti strategici che portano pace
promuovendo la mobilità fisica come fattore di mobilità sociale
e di sviluppo". Obiettivo, ultimare l'opera in un arco di tempo
fino al 2050, con i primi corridoi pronti nel prossimo decennio.
"Noi crediamo fortemente nelle connessioni - osserva il
Commissario straordinario del Governo per la Tav, Paolo Foietta
- e questo è un grande progetto di pace oltre che la vera
risposta ambientale ai 'problemi di febbre' del pianeta, un
grande contributo che possiamo mettere sul tavolo della
Conferenza sul Clima di Parigi".
Il Forum ha insediato tre comitati di lavoro, uno dedicato
alle infrastrutture, uno agli investimenti, il terzo riservato
ai rappresentanti delle Città che hanno elaborato uno studio di
pre-fattibilità del progetto. Il percorso individuato si
sviluppa lungo la direttrice Pechino, Mosca, Minsk, Varsavia,
Berlino unendosi quindi con i corridoi europei già tracciai.
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