La Gran Bretagna si è rifiutata di concedere a Julian Assange un 'salvacondotto' per sottoporsi ad una risonanza magnetica in ospedale. Lo sostiene il ministro degli Esteri dell'Ecuador, il paese che nella sua ambasciata a Londra ospita il fondatore di Wikileaks. "Alla nostra richiesta il governo britannico ha risposto che Assange può uscire per questioni mediche ma il mandato d'arresto europeo rimane. Che è come dire, lui può uscire ma noi lo mettiamo in galera", ha detto Ricardo Patino.
In una nota ufficiale diffusa ieri sera, il Foreign Office ha spiegato che "le autorità britanniche non impedirebbero mai ad Assange di ricevere cure mediche o di sottoporsi ad esami". Ma alla domanda se il fondatore di Wikileaks rischiasse l'arresto una volta fuori dall'ambasciata dell'Ecuador, dove si trova da oltre tre anni, un portavoce del ministero britannico ha risposto che "è una questione che riguarda la polizia".
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