"Gli effetti collaterali devono essere evitati, ma resta il rischio. Eventuali vittime civili potrebbero innescare una risposta negativa dalle popolazioni locali e della regione, e mettere a rischio il sostegno e seguito della missione", così nel piano della missione EunavFor Med, di cui l'ANSA ha preso visione.
Ispezioni sulle coste libiche per individuare i barconi prima che partano: è questo uno dei cardini della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che dovrebbe dare all'Ue il via libera alle operazioni per contrastare i trafficanti di immigrati nel Mediterraneo.
Da Tobruk, intanto, arriva la lettera al Palazzo di Vetro: il governo libico internazionalmente riconosciuto scrive al Consiglio di Sicurezza e chiede "cooperazione con l'Unione Europea al fine di sviluppare un piano d'azione per affrontare la crisi degli immigrati nel Mediterraneo". Nella missiva Tobruk riconosce "l'attuale incapacità della Libia di ridurre le migrazioni illegali".
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