Boris Nemtsov, l'oppositore russo
ucciso nel cuore di Mosca, non aveva nascosto di recente di
temere per la sua vita. Il 10 febbraio affidò al sito
Sobesednik.ru queste parole: "Ho paura che (Vladimir) Putin
voglia uccidermi". Un sospetto che tuttavia neppure in quella
circostanza lo indusse alla cautela. Sulla stessa pagina non
mancava infatti l'ennesima accusa al presidente russo, additato
come responsabile della "guerra in Ucraina". "Non potrei
disprezzarlo di più", concludeva Nemtsov.
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