Una corte di Golbasi, alla periferia di Ankara, ha ordinato di bloccare l'accesso alle pagine di Facebook che contengano 'offese' al profeta Maometto. E' la seconda volta dall'inizio del mese che un tribunale turco impone una censura sui contenuti di internet ritenuti 'offensivi' verso Maometto. La settimana scorsa il partito islamico del presidente Erdogan ha presentato un provvedimento che consente al primo ministro di bloccare una pagina o un sito internet senza la decisione di un tribunale.
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