Il premier dell'autoproclamata
Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, torna sul
piede di guerra nonostante la (fragile e più volte violata)
tregua siglata il 5 settembre e ventila la possibilità di nuovi
scontri nel sud-est ucraino. "Kramatorsk, Mariupol e Sloviansk -
ha detto il leader dei ribelli - saranno nostre. Abbiamo
intenzione di riprenderle, di riconquistarle. Quindi - ha
sottolineato - non si può escludere un'azione militare, anche
pesante".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA