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Putin vuole 'proteggere' Internet russo

Ma ha escluso di volerlo mettere sotto il completo controllo dello Stato

Il presidente russo Vladimir Putin ha giudicato oggi "indispensabile" elaborare nuove misure per "proteggere" il cyberspazio russo, ma ha escluso di metterlo "sotto il completo controllo" dello stato. Il Cremlino ha aggiunto "non restringerà l'accesso a internet, né lo metterà sotto il controllo totale" dello stato. 

La Russia di Vladimir Putin conferma di avere un rapporto controverso e complicato con internet, ultimo bastione rimasto per il dissenso. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov nei giorni scorsi ha annunciato che Mosca sta studiando delle misure per proteggere il proprio cyberspazio dalle possibili minacce dell'Occidente, con cui in questo momento è ai ferri corti.

Oggi il tema dovrebbe essere addirittura affrontato dal Consiglio di sicurezza nazionale presieduto dal leader del Cremlino Vladimir Putin, e i funzionari del ministero delle Comunicazioni riferiranno i risultati delle prove effettuate a luglio sulla stabilità di internet nel territorio russo.

Alcuni oppositori russi, tra cui il blogger Anton Nossik, temono che si tratti di un pretesto per mettere sotto controllo tutti i dati in entrata e in uscita che passano dal web. A lanciare l'allarme è stato il quotidiano liberale Vedomosti che ha denunciato le intenzioni delle autorità russe ma da Peskov è subito arrivata una smentita: secondo il portavoce del Cremlino, la disconnessione del segmento russo di internet (Runet) dal web mondiale è "fuori discussione" ma allo stesso tempo, visto che Stati Uniti ed Europa "hanno recentemente mostrato un discreto livello di imprevedibilità", bisogna "essere preparati a ogni evenienza".

 

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