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Ucraina: Kiev auspica status speciale cooperazione Nato

Lo annuncia il presidente Poroshenko

L'Ucraina punta a ottenere "nel prossimo futuro" uno status speciale di cooperazione con la Nato. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Petro Poroshenko in una conferenza stampa a Kiev in cui ha parlato della sua visita ufficiale negli Stati Uniti la settimana prossima. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Poroshenko ribadisce la promessa che la Crimea tornerà sotto Kiev e che questo avverrà "non necessariamente" con l'uso delle armi. Mosca si è annessa la penisola russofona sul Mar Nero a marzo dopo un'invasione militare "soft" e un controverso referendum. "Sono certo - ha detto Poroshenko - che vinceremo la sfida economica, democratica e liberale per le menti e le preferenze degli abitanti della Crimea".

Il capo di Stato ha quindi affermato che "in Ucraina, al di là del confine amministrativo della penisola, il tenore di vita sarà molto migliore" e che "è questo l'unico modo per vincere la battaglia" per riconquistare gli abitanti della penisola, ma anche per "risolvere il conflitto nell'est in alcuni distretti delle regioni di Donetsk e Lugansk".

Nuovo scambio di prigionieri tra le truppe governative e i miliziani separatisti dell'Ucraina orientale - Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha annunciato sulla sua pagina Facebook che 36 militari di Kiev sono stati liberati recentemente, mentre altri 21 sono stati rilasciati ieri. I filorussi dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk confermano di aver liberato 36 soldati in cambio di 31 miliziani precisando che "Kiev promette di rilasciare altri cinque (miliziani) domani". Secondo un'altra fonte dei separatisti, citata dall'agenzia Itar-Tass, attorno alle 4 del mattino soldati ucraini e miliziani avrebbero liberato 37 prigionieri per parte nei pressi di Donetsk. "Il cessate-il-fuoco - ha dichiarato Poroshenko - ci consente di liberare i nostri militari, migliorare le forze armate e le linee di difesa e proteggere le nostre città e i nostri villaggi".

Intanto nuovo record negativo per il rublo russo, che stamattina è arrivato a quota 37,72 per un dollaro in concomitanza con l'entrata in vigore delle nuove sanzioni europee contro la Russia che colpiscono finanza, energia e difesa. In calo anche la Borsa di Mosca, con l'indice Micex (in rubli) che segna -0,18% e l'Rts (in dollari) a -0,63%.

Il presidente della Duma russa Serghiei Narishkin critica le nuove sanzioni contro Mosca annunciate ieri dal presidente Usa Barack Obama sostenendo che "sono disconnesse con la realtà".

"Se non ci fossero stati spari a Sarajevo - ha dichiarato il presidente della camera bassa del parlamento russo -, sarebbe stato trovato un altro pretesto per scatenare la prima guerra mondiale, e questo ricorda un po' la situazione attuale".

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