"Ho due riferimenti nel mio partito, in Spagna e in Europa: Felipe Gonzalez e Matteo Renzi". Lo ha detto Pedro Sanchez, al congresso straordinario del partito socialista spagnolo (Psoe) che lo ha consacrato sabato segretario. Secondo Sanchez, l'ex premier spagnolo e storico leader del partito e il presidente del Consiglio italiano "hanno riunito due qualità: essere di sinistra e essere riformista". Il madrileno Pedro Sanchez, vincitore delle prime primarie del Partito socialista obreo espanol (Psoe), 42 anni e due figli, attraente e telegenico, paziente e negoziatore, è 'il rottamatore', a metà fra l'idealista Zapatero e il pragmatico segretario uscente Rubalcaba, al quale il partito socialista, in un declino senza precedenti con i peggiori risultati di sempre alle ultime europee, affida il suo rinnovamento. Nel giorno della sua incoronazione è giunto anche un messaggio di Renzi, che invitato a "cambiare l'Europa" e a "cambiare il futuro della Spagna. Se saremo uniti, saremo tutti più forti".
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