L'ex leader birmana Aung San Suu
Kyi il 24 maggio comparirà in pubblico per la prima volta dal
colpo di stato del primo febbraio scorso durante un'udienza in
tribunale. Lo ha annunciato il suo avvocato.
Incriminata più volte dalla giunta militare, Suu Kyi dal
primo febbraio è stata agli arresti domiciliari nella capitale
Naypyidaw e ha potuto incontrare i suoi avvocati solo durante
brevi videoconferenze seguite da vicino dalle forze di
sicurezza.
Stamane, proprio durante una videoconferenza, è stato
annunciato che San Suu Kyi "sarebbe comparsa di persona il 24
maggio", ha detto uno dei suoi avvocati, Khin Maung Zaw,
spiegando che sembra in buona salute anche se non ha ancora
potuto incontrarla. "Non siamo sicuri che la polizia ci
permetterà di parlare con lei in privato prima dell'udienza", ha
aggiunto.
Dal momento dell'arresto l'ex leader è stata incriminata per
sei volte per inosservanza delle restrizioni legate alla
pandemia, importazione illegale di walkie-talkie, istigazione ai
disordini pubblici e violazione di una legge sui segreti di
Stato risalente all'epoca coloniale.
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