Tsai Ing-wen ha conquistato il secondo mandato alla presidenza di Taiwan grazie al consenso espresso alla sua linea dura nei confronti della Cina da 8,17 milioni di elettori, pari al 57,13% dei voti totali, un livello record mai raggiunto nelle precedenti elezioni presidenziali. Se Tsai ha stravinto il suo referendum, consolidato dalla riconferma della maggioranza parlamentare nelle mani del suo Partito democratico progressista (Dpp), il presidente cinese Xi Jinping ha incassato un duro colpo, vedendo allontanarsi i piani per riportare sotto il suo controllo l'isola 'ribelle' che invece ha difeso la sua sovranità, sollevando i dubbi sulle strategie assertive finora perseguite da Pechino.