Gli Stati Uniti hanno colpito
con sanzioni quattro generali birmani, compreso il comandante in
capo del Paese e il suo vice, per le uccisioni di massa di
membri della minoranza musulmana Rohingya. Il segretario di
stato Mike Pompeo ha definito i quattro responsabili di
violazioni dei diritti umani, comprese uccisioni extragiudiziali
nello Stato settentrionale di Rakhine, in Myanmar. I generali e
i loro familiari non potranno viaggiare verso gli Usa.
I quattro sono il comandante in capo Min Aung Hlaing, il suo
vice Soe Win e due subordinati ritenuti responsabili per
gli abusi. I militari del Myanmar sono stati accusati di diffuse
violazioni dei diritti che hanno portato circa 700.000 Rohingya
a fuggire dal Paese da agosto 2017.
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