Il risveglio del vulcano Merapi,
nell'isola di Giava, che da ieri mattina ha già eruttato quattro
volte creando una nuvola di cenere alta oltre tre chilometri, ha
spinto oggi le autorità indonesiane a evacuare centinaia di
residenti nel raggio di tre chilometri dal cratere.
Secondo il portavoce dell'agenzia per la gestione dei
disastri naturali, finora sono state evacuate 660 persone, una
cifra che potrebbe però aumentare dato che circa 250mila persone
vivono in un raggio di 10 chilometri dal cratere. L'agenzia
geologica indonesiana ha alzato il livello di allerta da
"normale" a "fare attenzione" a causa dell'accresciuta attività
del Merapi, che finora non ha comunque causato vittime.
Il Merapi (alto 3mila metri), nel sud-est dell'isola di Giava
e a soli 25 chilometri dalla città di Yogyakarta, è considerato
uno dei più pericolosi vulcani attivi nell'arcipelago. Una sua
eruzione nel 2010 causò la morte di 347 persone e l'evacuazione
di 20mila residenti.
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