L'esacerbarsi dello scandalo legato
alle accuse di clientelismo che ha coinvolto l'attuale esecutivo
in Giappone, ha fatto scendere sotto il 40% il tasso di
approvazione del premier Shinzo Abe, fino a farlo precipitare
verso la soglia del dissenso popolare. Nell'ultima indagine
condotta dall'agenzia Kyodo la percentuale delle persone che
approvano l'operato del premier conservatore si assesta ad
appena il 38,8%, con un calo di quasi 10 punti percentuali
rispetto a inizio mese, mentre il 66% considera Abe responsabile
in prima persona della falsificazione dei documenti -
pubblicamente ammessa dal ministero delle Finanze nipponico - in
seguito alla controversa decisione di assegnare un terreno su
cui si doveva costruire una scuola di stampo nazionalista, a un
prezzo ben inferiore alla valutazione di mercato. Atto di
vendita da cui sono stati fatti scomparire alcuni nomi, tra i
quali quello della moglie del premier, Akie Abe, nominata per un
breve periodo preside onorario dell'istituto.
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