Strage degli innocenti in India. Una scia troppo lunga di fatture non pagate a una società distributrice di bombole di ossigeno sarebbe la causa della morte di almeno 63 bambini, molti dei quali neonati, in soli cinque giorni in un ospedale dell'Uttar Pradesh, lo Stato più popoloso dell'India.
Il mondo politico e i media indiani sono costernati e in subbuglio per una tragedia materializzatasi negli ultimi cinque giorni nell'ospedale pubblico Baba Raghav Das Medical College di Gorakhpur, città dove è stato eletto l'attuale 'chief minister' (governatore), Yogi Adityanath, esponente del partito di centro-destra Bjp e vicino al primo ministro dell'India, Narendra Modi.
A quanto riferiscono le tv locali, i decessi sono cominciati martedì, subito dopo che la compagnia Pushpa Sales ha comunicato che avrebbe sospeso l'invio delle bombole di ossigeno, e si sono aggravati perché l'amministrazione dell'ospedale non ha di fatto disposto alcun piano di emergenza.