Ennesimo grido d'allarme
dell'organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere sulla
situazione nello Yemen. Con l'aumento dei casi di colera e
diarrea acquosa acuta, avverte Msf, l'epidemia rischia di andare
fuori controllo, ed è necessaria una risposta urgente e
adeguata. Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità),
il numero di casi sospetti è più che raddoppiato negli ultimi
cinque giorni, da 11.000 il 14 maggio a più di 23.500 il 19
maggio. La malattia è ora diffusa in 18 dei 22 governatorati del
Paese. Le équipe di Msf hanno curato 3.092 pazienti in 4 centri
e 9 unità sanitarie per il colera.
Ma "la rapida diffusione dell'epidemia è estremamente
allarmante - afferma Ghassan Abou Chaar, capo missione di Msf in
Yemen - Il sistema sanitario yemenita era già al collasso. Per
riportare sotto controllo l'epidemia non basta curare chi
raggiunge gli ospedali. Bisogna anche affrontare l'origine della
malattia, migliorando l'acqua e l'igiene e lavorando nelle
comunità per evitare nuovi casi".
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