Per cominciare un dialogo di
pace in Afghanistan i talebani pongono tre condizioni
premiminari: riconoscimento ufficiale del loro ufficio politico
in Qatar, colloqui diretti con gli Usa e la rimozione dei loro
leader dalla 'blacklist' delle Nazioni Unite.
Il quotidiano The News di Islamabad cita un portavoce degli
insorti in Qatar, Sohail Shaheen, il quale ha chiarito che la
presenza delle truppe guidate dagli Usa sul territorio afghano è
"la causa iniziale" della guerra e della sua continuazione. "E'
per questo - ha detto - che è necessario che Usa e i loro
alleati si siedano ad un tavolo con l'Emirato islamico (i
talebani) per colloqui diretti volti ad un negoziato per mettere
fine all'occupazione" del Paese. Se davvero la pace è
l'obiettivo dell'altra parte, ha insistito Shaheen, allora ai
talebani deve essere permesso aprire un Ufficio politico
ufficiale in Qatar (attualmente ne hanno uno ufficioso) e
ottenere la cancellazione dei loro più importanti responsabili
dalla lista nera dell'Onu.
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