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Iran: confermata pena morte miliardario

Iran: confermata pena morte miliardario

Petroliere Zanjani è accusato di appropriazione e riciclaggio

TEHERAN, 03 dicembre 2016, 22:38

Redazione ANSA

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La Corte suprema dell'Iran ha confermato la pena di morte per il petroliere miliardario Babak Zanjani, accusato di appropriazione indebita, riciclaggio di denaro e frode. Lo ha riferito un alto funzionario della Corte suprema, Gholam-Reza Ansari, annunciando anche che la Corte non ha invece confermato la pena di morte per gli altri due imputati coinvolti nel caso, Hamid Fallah-Heravi e Mehdi Shamszadeh, accusati di appropriazione indebita.
    Zanjani, 41 anni, è uno degli uomini d'affari più ricchi dell'Iran, con un patrimonio stimato di 14 miliardi di dollari.
    Era stato arrestato il 30 dicembre 2013, poco dopo l'elezione alla presidenza di Hassan Rohani, assieme agli altri due imputati con l'accusa di appropriazione indebita di circa due miliardi di euro appartenenti al ministero del Petrolio per il quale il miliardario avrebbe condotto alcune operazioni. Le accuse, contenute in un fascicolo di oltre 40.000 pagine, risalgono al periodo della presidenza di Mahmoud Ahmadinejad.
   

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