Nella tarda notte di sabato il governo
di Tokyo ha confermato la morte di 7 cittadini giapponesi, 2
donne e 5 uomini, nell'attacco terroristico di Dacca in cui
hanno preso la vita 9 italiani, ma ha evitato di rilasciare le
generalità per rispetto ai familiari, una pratica diffusa in
Giappone. In una conferenza stampa il capo di Gabinetto
Yoshihide Suga ha detto che le vittime sono state identificate
tramite fotografie e oggetti personali, e al momento
dell'attentato si trovavano in Bangladesh per ragioni di lavoro,
in rappresentanza dell'Agenzia giapponese di cooperazione
internazionale. Un altro cittadino nipponico che lavorava per la
stessa agenzia, era stato liberato nel blitz della polizia e non
si trova in pericolo di vita. Le autorità giapponesi hanno già
inviato un aereo governativo nel paese del sud est asiatico per
il trasporto in patria delle salme e per fornire assistenza ai
familiari.
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