L'Isis ha rivendicato l'uccisione a
coltellate, in un villaggio del distretto di Tangail (Bangladesh
centrale), di Nikhil Chandra Joarder, un sarto indù "colpevole"
di avere tempo fa offeso il Profeta Maometto. Lo riferisce il
portale di notizie BdNews24. Dalle indagini è emerso che
l'induista, 50 anni, nel 2012 aveva espresso dei commenti
considerati 'sacrilegi' nei confronti del Profeta Maometto
suscitando la rabbia dei musulmani del villaggio. Per questo era
anche stato denunciato alla polizia e aveva scontato una
condanna a 3 mesi di carcere.
L'omicidio è l'ultimo di una serie di simili azioni compiute
negli ultimi mesi contro bloggers, stranieri e appartenenti alle
minoranze etniche e religiose. Il 25 aprile un attivista gay e
giornalista del più importante magazine che si occupa del mondo
LGBT in Bangladesh era stato ucciso insieme a un amico a Dacca
da uomini armati di coltelli. L'azione era stata rivendicata dal
braccio del subcontinente indiano di al Qaida.
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