Il principale posto di valico tra
Nepal e India e' stato riaperto oggi dopo 135 giorni di blocco a
causa delle proteste della comunita' etnica 'madhesi' che si
oppone alla nuova Costituzione. Un convoglio di camion indiani
e' gia' entrato nel posto di frontiera di Birgunj–Raxual dopo
che e' stato sgomberato un sit-in dei dimostranti del movimento
Sayukta Loktantrik Madhesi Morcha. Da quanto si e' appreso,
diversi residenti e imprenditori sia nepalesi che indiani hanno
appiccato il fuoco alle tende dei manifestanti situate su un
ponte e che impedivano l'ingresso dei vicoli. Un leader
'madhesi' e' stato anche costretto a fuggire. Per ora la
protesta e' stata abbandonata e la zona e' presidiata dalla
polizia. Il prolungato blocco stradale ha esasperato la
popolazione, in particolare quella che vive lungo la frontiera
con l'India. I 'madhesi', che abitano la fascia meridionale del
Terai, si oppongono alla Costituzione promulgata il 20 settembre
perche' "discrimina" la loro comunita'.
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