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Perù: Vargas Llosa, 'irresponsabile chi ha votato Castillo'

Perù

Perù: Vargas Llosa, 'irresponsabile chi ha votato Castillo'

Nel ballottaggio lo scrittore ha sostenuto la candidata Fujimori

LIMA, 14 giugno 2021, 12:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa ha definito "irresponsabili" quanti hanno sostenuto il 6 giugno nel ballottaggio presidenziale il candidato di sinistra Pedro Castillo che ha, fra le altre cose, promesso di lottare contro la corruzione in Perù.
    In una intervista ieri alla tv Canal N, ad una settimana dal voto il cui esito non è ancora ufficiale, Vargas Llosa ha manifestato la speranza che il Tribunale nazionale elettorale (Jne) annunci la vittoria della candidata delle destra, Keiko Fujimori. La corruzione, ha spiegato, ha fatto tanti danni in Perù, e ne continua a fare, dato che ha spinto la popolazione a votare per (il presidente del partito Perú Libre, Vladimir) Cerrón e per Castillo invece di farlo per i buoni candidati che avevamo", in allusione al partito Fuerza Popular della Fujimori.
    L'autore de 'La Casa Verde' ha insistito che una vittoria della figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori, staccata di 50.000 voti nello scrutinio da Castillo, può "salvare il Paese dalla catastrofe" costituita dal successo del candidato marxista-leninista. Motivando il suo sostegno al 'fujimorismo' da lui avversato in passato quando fu candidato alle presidenziali, Vargas Llosa ha ribadito che "non vogliamo che il Perù continui ad impoverirsi e che gli uomini d'affari vengano espulsi, costretti ad andarsene". Vogliamo, ha proseguito, che i capitali continuino ad arrivare per poter utilizzare le nostre ricchezze naturali che sono enormi". "Ciò che serve in Perù - ha poi detto - sono proprio i capitali per poter creare tanti posti di lavoro. Ma gli investitori, ha concluso, "devono essere attratti da qualcosa che i Cerrón e i Castillo sembrano ignorare profondamente".
    Infine lo scrittore ha affermato che il candidato di Perú Libre gli ricorda, con le sue proposte populiste, l'ex presidente del Venezuela, Hugo Chávez.
   

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