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Covid: in Argentina migliaia in piazza contro le restrizioni

Covid: in Argentina migliaia in piazza contro le restrizioni

Manifestanti a Buenos Aires e altre città accusano il governo

BUENOS AIRES, 13 ottobre 2020, 11:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Migliaia di persone sono scese in piazza ieri a Buenos Aires e in varie altre città argentine per denunciare il "fallimento" della politica governativa di contrasto della pandemia da coronavirus. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale Telam. Convocata attraverso le reti sociali con l'hashtag #12O (12 ottobre) la protesta è segnalata oggi dai media come la più importante realizzata contro il governo del presidente Alberto Fernández da quando il Covid-19 è divenuto emergenza nazionale. In auto o a piedi, i manifestanti si sono concentrati con bandiere e cartelli nell'emblematico Obelisco al centro della capitale argentina, gridando slogan ostili al governo e alle restrizioni imposte per la pandemia. Molti di essi hanno partecipato alla mobilitazione ostentatamente senza mascherine. Secondo l'ultimo rapporto del ministero della Sanità, i contagiati da marzo sono 903.730, collocando l'Argentina al 6/o posto al mondo dopo Usa, India, Brasile, Russia e Colombia. La mortalità (24.186) è invece in proporzione relativamente bassa. L'opposizione di centro-destra ha aderito ufficiosamente alla protesta, elogiata dall'ex presidente Mauricio Macri e dalla ex ministra dell'Interno, Patricia Bullrich. Oltre che a Buenos Aires, i dimostranti si sono riuniti anche davanti alla residenza presidenziale di Olivos, e a quella nella capitale della vicepresidente, Cristina Kirchner. Nell'interno, i cittadini sono scesi in piazza a Mar del Plata, Rosario, La Plata, Córdoba, Corrientes, Salta, Santa Fe, San Luis e Bariloche. Via radio il vice-governatore della capitale, Diego Santilli, ha rivolto un appello alla moderazione e alla prudenza: "La pandemia è ancora in crescita, non abbiamo il vaccino per cui, anche se manifestare è un diritto, chiediamo a coloro che scendono in piazza di farlo rispettando i protocolli".
   

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